L’universo ha tutte le conoscenze!

Si! l’universo ha tutte le conoscenze che ci posso essere utili, basta solo metterci in ascolto.

In questo particolare momento, costretti a casa, possiamo dedicare del tempo per ascoltarci. Per molti, stare con se stessi è difficile, per altri può fare paura. E forse per questo ci facciamo prendere dall’ansia di trovare qualcosa da fare per non sentire quello che cerca di dirci la nostra anima. Perché?

Proviamo a farci coraggio e proviamo a metterci in ascolto. Riprendiamoci quella capacità che da bambini era così naturale. Quando eravamo bambini sapevamo ascoltare il nostro intuito con fiducia e serenità. Se una cosa ci sembrava giusto farla in un certo modo, non ci facevamo troppe domande e il più delle volte andava tutto bene.  È che non davamo importanza a questa cosa, la sapevamo fare, punto. Se chiediamo a un bambino, di età compresa tra i 3 e i 6 anni, di aiutarci a farci passare il mal di testa, lui istintivamente saprà dove mettere le mani e come muoverle. Perché?

Il bambino sa accedere a quell’infinito sapere che si trova nell’Universo e che è a disposizione di tutti. Un bambino gli viene di fare una certa cosa, la fa in fiducia, non dubita del suo sentire.  Dopo i 6 anni inizia la scuola, lo sport, la dottrina, l’educazione. Doveri, troppi doveri per avere tempo di ascoltare l’Universo e suoi insegnamenti.

Così, diventiamo adulti e non abbiamo più dimestichezza con questa nostra capacità, non abbiamo più il coraggio di ascoltare il nostro intuito. Abbiamo lasciato il posto alla paura di sbagliare, prima di agire cerchiamo conferme e il benestare delle persone che ci circondano (io faccio così). Ma il nostro intuito non è svanito, non se n’è andato, è sempre qua dentro di noi. Solo che siamo diventati un po’ sordi, non lo sentiamo più tanto bene.

In questi giorni che mi trovo con tanto tempo per ascoltarmi, mi vengono in mente tutte quelle volte che, da piccola, quando sentivo qualcosa che non andava, mi stendevo sul mio letto e ad occhi chiusi visualizzavo una bolla di luce che nasceva dal mio cuore e si dilatava fino a riempire tutta la casa. Con quell’immagine avevo la certezza di aver ripulito tutta casa e che le cose poi sarebbero andate meglio. Con molta probabilità, in quelle occasioni, mi collegavo alle infinite conoscenze dell’universo.

Allora mi sono chiesta: “perché non farlo anche adesso, in questo momento che c’è qualcosa che non va?” Perché non chiederlo anche ad altri di farlo? A voi che mi state leggendo. Non è difficile, se lo facevo io quando ero bambina! Ora forse lo possiamo fare anche meglio e senza mettere in dubbio le nostre capacità e l’efficacia di ciò che stiamo facendo.

È come accedere a internet  per collegarci all’infinito sapere che è l’Universo e il modem è la meditazione, non servono cavi,  c’è l’Wi-Fi.

Vi voglio salutare con un passaggio che ho letto e che mi ha portato a fare tutte queste riflessioni che ho condiviso ora con voi.

Non rammaricarti dei libri che non hai letto e che non potrai mai leggere. Non devi mai rammaricarti di nulla, perché in questo modo negheresti il tuo immenso potere. […] Questi libri, anche se credi di non averli mai letti, li hai scritti tu. L’intero Universo è dentro di te, non dimenticarlo mai. […] Finché negherai ciò, negherai il tuo potere, e poiché ogni tuo pensiero è legge assoluta e inviolabile per l’Universo, otterrai come risultato l’impossibilità ad accedere a quel potere e manifestarlo.

Paolo Marrone “Il Monaco che non aveva un passato”